Scopriamo la tecnica dello “Studless”

Molti creatori di MOC (My Own Creation) preferiscono uno stile di costruzione “pulito”, facendo in modo di coprire o non rendere visibili gli “stud”, ossia i “bottoncini” tipici Lego.

Questo stile, denominato appunto “studless“, ossia senza stud, è spesso accompagnato da pezzi come i “tile” o “technic” o tecniche costruttive avanzate come lo SNOT.

E’ una tecnica per lo più utilizzata in MOC di sculture o in diorami in cui si spinge molto sul realismo della scena.

Ecco uno splendido esempio creato da Henjin_Quilones (https://flic.kr/p/2iUiamb)

“The Stud” by Henjin_Quilones

Oppure un altro grandioso gruppo a tema Pokémon creato da Mike Nieves con un uso preponderante di pezzi Hero Factory e Bionicle (https://flic.kr/p/iowLJp)

“Arcanine and Rapidash” by Mike Nieves

Altro bellissimo esempio è questa riproduzione della celebre onda di Kanagawa nel quale l’autore koffiemoc è riuscito a riprodurre splendidamente il tratto pulito della xilografia originale (https://flic.kr/p/2eitqS3)

“Hokusai – Great wave off Kanagawa” by koffiemoc

Precursori di questa tecnica costruttiva avanzata “senza stud” si potrebbero considerare a ragion veduta i set LEGO ufficiali della serie Architecture. I designer degli Architecture infatti, sin dai primi set, hanno da sempre cercato di descrivere con pochi e piccoli pezzi “puliti” le geometrie dei landmark in maniera realistica.

Rockfeller Plaza (#21007) – Flatiron Building (#21023) – Guggenheim Museum (#21035)

La tendenza di LEGO a voler portare avanti la ricerca stilistica in questa direzione è evidente soprattutto nei set destinati ad un pubblico adulto.

Basti pensare in tal senso ai nuovi set disponibili del Nintendo Entertainment System™ (#71374) e del Pianoforte a coda (#21323).

Nintendo Entertainment System™ (#71374)
Pianoforte a coda (#21323)

Credit immagine di copertina: Chris Maddison (https://flic.kr/p/GsDL4x)

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